Come vi avevamo anticipato qualche giorno fa attraverso l’ultimo post, lo scorso sabato 1 dicembre abbiamo partecipato all’evento inaugurale della mostra “Scultura e impresa” dell’artista Michele D’Aniello. Ebbene, adesso è arrivato il momento di raccontarvi (e farvi vedere), come è andata.
La location, come da aspettative, si è rivelata davvero suggestiva: stiamo parlando dell’ex chiesa di S.Mattia di Bologna, luogo religioso sconsacrato che da qualche tempo ospita eventi di questo tipo. Un piccolo gioiello intessuto di storia, nel centro storico della città, che ha permesso alle grandi opere dell’artista (molte di alcuni metri d’altezza!) di avere lo spazio adeguato per essere osservate dai partecipanti all’evento.
A una prima introduzione sul progetto da parte dell’artista Michele D’Aniello che, come vi avevamo spiegato, ha cercato attraverso le sue opere di suggellare il rapporto tra arte e industria, è seguita la presentazione di ogni singolo manufatto. Di volta in volta, assieme ai rappresentanti delle aziende bolognesi che hanno aderito all’iniziativa, D’Aniello ha “svelato” al pubblico il risultato del suo lavoro: monumenti e sculture realizzate con i materiali forniti dalle aziende stesse. Via i lunghi mantelli rossi, ecco che le opere si sono materializzate davanti agli spettatori presenti…
Elementi dell’industria di cui le aziende fanno parte, dai mandrini per i trapani a viti e bulloni di varia dimensione, dal titanio al cuoio (passando anche per le zollette di zucchero di uso comune) materiali che hanno trovato così nuova vita, grazie alla creatività dell’artista casertano di nascita e bolognese d’adozione. Un tripudio di colori, forme, materiali… e dimensioni.
Un momento dedicato all’arte dunque, ma anche e soprattutto al mondo industriale bolognese: tredici opere per tredici aziende che con la loro adesione al progetto hanno condiviso, e idealmente sottoscritto, l’obiettivo dell’artista Michele D’Aniello: trasmettere l’idea che la cultura deve continuare a essere una componente fondamentale per l’economia di un territorio e di una nazione.
Dal nostro punto di vista il pregio dell’artista è stato proprio quello di aver saputo coinvolgere aziende B2B e B2C del territorio bolognese, dando loro una luce diversa, sfatando l’idea comune che chi produce materiali prettamente industriali sia meno interessante per l’Arte. In realtà questo progetto, così ben articolato in tutti i suoi aspetti, dimostra che l’innovazione passa anche attraverso la creatività e la capacità di fare rete per un obiettivo condiviso: dare nuovo slancio alle industrie attraverso l’arte e la cultura e viceversa.
In questo senso noi di Wiseup siamo stati felici di partecipare al progetto per gli aspetti di comunicazione, tra cui l’ideazione e la realizzazione del catalogo della mostra, naturalmente vi invitiamo a visitarla per poter ammirare le opere. Ricordate, c’è tempo fino a sabato 15 dicembre!
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