Ad una decina di giorni dall’evento Turbobusiness, sintetizziamo alcuni concetti emersi e le nostre sensazioni su come stanno evolvendo le PMI.
Iniziamo col dire che siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto con questa prima edizione, perché la partecipazione è stata alta, come alta è stata l’attenzione dei partecipanti riguardo ai temi trattati. Oltre agli interventi dei tre relatori che hanno fornito spunti di riflessione e sintetizzato alcuni trend emergenti, c’è stato spazio per domande e risposte e anche per uno ottimo aperitivo finale con relativo spazio per networking e interscambio di idee ed esperienze.
Il fattore che più ci ha stimolato nell’organizzare questo incontro dedicato alle aziende, è sapere che le PMI hanno bisogno di maggiore dinamismo, di dare nuova linfa al proprio business, aprirsi a nuovi mercati e nuove tendenza per valorizzare il brand e creare nuove opportunità. Si è parlato anche dell’esigenza di un’organizzazione più snella ed orizzontale, priva di barriere tra azienda e mercato, per poter comunicare in maniera osmotica con l’ambiente e rispondere tempestivamente alle nuove esigenze del mercato.
Anche l’aspetto culturale ha la sua importanza, è emerso infatti che il 50% dei contratti internazionali sfuma per problemi appunto di tipo culturale e risulta quindi importante affidarsi ad esperti che sappiano interpretare le peculiarità di ogni cultura.
La comunicazione vende. In passato essa era di tipo top-down, quindi era in mano alle aziende che trasmettevano verticalmente il loro messaggio, fino a raggiungere il cliente. Oggi il grande cambiamento è che si è passati alla logica secondo cui il consumatore è al centro delle decisioni aziendali, anche per quello che riguarda la comunicazione. Il contenuto del messaggio, il modo in cui è espresso e i mezzi attraverso cui raggiunge il destinatario, devono essere studiati su misura per il tipo di target a cui l’azienda si rivolge. Il potere contrattuale è passato dalle aziende ai clienti.
È molto cambiato anche il processo di acquisto ed i mercati sono sempre più complessi. Bisogna saper stare al passo con il progresso e riuscire a sfruttarne le opportunità, invece di esserne travolti. In Olanda ad esempio ai bambini delle elementari, viene già insegnato l’utilizzo della stampa a 3D. All’estero esiste una maggiore consapevolezza nell’uso delle nuove tecnologie e degli strumenti per comunicarle.
Social business: impresa centrata sulle persone. È importantissimo saper utilizzare le connessioni che l’azienda ha con tutti i soggetti che la circondano, le idee non arrivano solo dal management ma anche da fornitori, dipendenti e soprattutto dai clienti. Le gerarchie o le distinzioni fra soggetti interni o esterni all’azienda non sono più un fattore d’attualità. È necessaria un’organizzazione dinamica e orizzontale: le idee dovrebbero nascere già social.
Le Pmi sembrano essere ancora distanti dal mondo web (moltissime non hanno ancora un sito), bisogna dunque pensare a una comunicazione integrata e non più unidirezionale. Ciò comporta sicuramente maggiore complessità ma offre anche tantissime opportunità. Bisogna saper creare con il cliente un rapporto basato su fiducia e valore.
Tutto parte da un buon sito proattivo, aggiornato con contenuti utili. Anche la strategia da attuare sui social network deve cambiare, come conseguenza dell’enorme quantità di informazioni che passano ogni giorno attraverso questi nuovi canali. Sono quindi emersi i vantaggi del social media marketing nel creare i valori di marca che aiutino le aziende a promuovere prodotti e servizi anche all’estero…
Questi sono solo alcuni dei concetti emersi a Turbobusiness, un insieme di informazioni, input e considerazioni per supportare le aziende ad affrontare le sfide di mercati in continua evoluzione. L’intento è di proseguire questa conversazione, approfondendo alcuni temi, magari introducendo dei momenti di confronto personalizzati tra esperti ed imprenditori…state dunque sintonizzati e per chi si fosse perso questo appuntamento ecco le slide degli interventi su comunicazione digitale e social business!
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